L’informazione genetica delle cellule, la forma originale delle cose, si identifica con la forma del DNA. Per questo la riproduzione, il segno, della struttura elicoidale del DNA costituisce la base concettuale di un progetto il cui obiettivo ultimo è quello di tradursi in uno strumento di grande efficacia con cui far viaggiare in tutto il mondo i prodotti e le storie dell’industria italiana.
Il DNA diventa simbolo della produzione italiana, riproducibile in tutte le dimensioni, da quella minuscola (di un gadget) a quella di un macrosistema espositivo di centinaia di metri quadrati.
DNA è dunque la genesi della produzione italiana, il suo essere elemento costitutivo del Paese.
Rimanda alla dimensione di base che interagisce ed evolve in infinite combinazioni complesse.
DNA è la forma del racconto dell’industria italiana nel mondo. Perché in tutto quello che propone l’ltalia “del saper fare” dal design alla moda, dal cibo alla più evoluta tecnologia c’è dentro quella sintesi d’informazioni di storia, cultura, geografia, comunità che determina quel dato di modo essere “italiano”.
Si tratta di un sistema modulare di allestimento che permette di proporre un impianto ad alto grado di riconoscibilità in spazi espositivi dalle caratteristiche più difformi. Il grande vantaggio di una forma tanto versatile è nell’assoluta assenza di un vincolo dimensionale. La varietà delle interpretazioni dimensionali, cromatiche e di materiali permette a questo schema di allestimento una straordinaria identificabilità coniugata a una gamma infinita di interpretazioni.